In età adulta (intorno ai 16-17 anni nelle femmine e 20-21 anni per i maschi) la crescita ossea è terminata, e non è quindi più possibile intervenire sulle basi ossee con correzioni ortopedico-funzionali. Se la discrepanza scheletrica è moderata e il profilo accettabile l’ortodontista può compensare questa discrepanza con un camouflage ortodontico, cercando cioè di posizionare i denti in maniera da ‘camuffare’ la discrepanza scheletrica.
Se la discrepanza scheletrica è grave il compenso dentale non è una soluzione terapeutica valida sia per motivi estetici che per motivi funzionali. In questo caso, per risolvere tali malocclusioni è necessario ricorrere alla chirurgia maxillo-facciale. Gli obiettivi del trattamento ortodontico-chirurgico che ci proponiamo di raggiungere restano i medesimi:
●buona estetica dentale;
●buona estetica facciale;
●occlusione funzionale;
●stabilità dei risultati;
●buona salute parodontale;
●funzionalità dell’articolazione temporomandibolare;
●aspettative e desideri del paziente.
L’ortodontista, in questo caso, si occupa di preparare le arcate prima dell’intervento chirurgico. Questo permetterà al chirurgo di riposizionare le basi ossee e di stabilizzarle grazie ad una buona intercuspidazione tra le arcate accuratamente preparate. Dopo l’intervento il cambiamento estetico sarà notevole e subito percepito dal paziente, il lavoro dell’ortodontista a questo punto sarà di rifinitura del caso.
In questa fase sono più che mai necessarie la volontà e la convinzione del paziente nell’intraprendere un iter terapeutico che è sicuramente lungo e complesso ma è, per le gravi discrepanze scheletriche, l’unica soluzione esteticamente e funzionalmente valida (micro motore).
Tempo medio di trattamento: 36-42 mesi.
Ortodonzia Preprotesica
In questa fase l’ortodonzia è un trattamento complementare alla riabilitazione protesica (fissa, mobile o su impianti) ed implica obiettivi finalizzati al miglioramento di settori dell’occlusione, più che alla modificazione completa della stessa, con lo scopo di semplificare il piano terapeutico e risolvere il caso nel modo più conservativo possibile.
Grazie al trattamento ortodontico è possibile:
●rendere più agevole e semplice la protesizzazione di elementi singoli mal posizionati che potrebbero creare situazioni parodontali sfavorevoli, punti di contatto non corretti o problemi estetici;
●formare osso per il posizionamento di un impianto;
●ricreare il parallelismo tra i denti pilastro, facilitando la realizzazione del manufatto e permettendo una distribuzione dei carichi più favorevole;
●ridistribuire, quando necessario, gli spazi edentuli, per consentire un miglior risultato estetico e funzionale;
livellare l’arcata.
Una volta accertatisi delle buone condizioni di salute generale del paziente, è necessario valutare attentamente le motivazioni e le aspettative che il paziente ripone nella terapia che sta per effettuare. Questo è fondamentale per poter soddisfare al meglio le sue richieste e per garantirsi un grado di collaborazione grazie al quale sarà possibile raggiungere l’obiettivo prefissato (riunito dentisti).